Il profilo dello psicologo? E’ fondamentale per non rimetterci la vita

venerdì, marzo 27, 2015 0 , , , , Permalink 0

 

Il profilo dello psicologo? E’ fondamentale per non rimetterci la vita

Il profilo dello psicologo? “Depresso con tratti sadomasochistici”. Sto parlando, per intenderci, del co-pilota tedesco dell’Airbus in volo da Barcellona a Dusseldorf e che volendo morire ha deliberatamente portato con sé 150 persone. Studenti in gita, madri, padri, figli, donne, bambini, persone anziane. Adesso lo sappiamo, ci vuole un atto di fede per affidare a qualcuno la propria vita soprattutto se ti porta in cielo. Vuoi guardare il mondo dall’alto, viaggiare velocissimo da un punto all’altro del mondo ma non ti aspetti certo che il pilota prenda alla lettera la mission e ti porti letteralmente ‘nell’alto dei cieli’. Ci vuole coraggio, oggi lo sappiamo bene, anche a salire su una nave da crociera se a guidarla c’è il comandante Schettino. Piglio deciso e sicuro anche davanti alle telecamere e ai giudici, durante il processo per il naufragio della Costa Concordia. Di lui gli psicologi hanno detto che soffre di “delirio di onnipotenza”. “Grazie a me sono salve 4000 persone”  ha dichiarato e sottolineando la propria esperienza e il fatto che la tragedia, se lui non avesse deciso per la ‘tempestiva’ ‘evacuazione degli ospiti,  avrebbe assunto proporzioni epocali.

E allora parliamone, di questi uomini che hanno potere di vita e di morte dei passeggeri che a loro si affidano.

La chiamano ‘variabile umana’  un ‘variabile’ a quanto pare molto, troppo importante e qualche volta sottovalutata,  perché a nulla o poco valgono i computer di bordo, la tecnologia, i protocolli , se qualcuno abilita un comandante fuori di testa.

Andrea Lubitz, il pilota tedesco di 28 anni, autore della strage, ad esempio, soffriva di “bornout e depressione” ovvero patologie che possono far delirare sul suicidio e, a quanto pare, progettare ‘lucidamente’ una strage.

La Lufthansa però ha deciso di continuare a farlo volare, nonostante nel 2008 lo avesse sospeso dal lavoro proprio per sindrome da burnout ovvero stress da lavoro.

Dunque, nessuna demonizzazione della depressione e tutti sappiamo bene cosa significhi essere stressati per il lavoro, ma noi al limite possiamo sbagliare una pratica, scrivere male un articolo, rispondere male a un cliente, non ammazzare decine o centinaia di persone.

La psicologia è importante, non smetterò mai di dirlo e in certi casi lo è di più. Dovrebbe essere il primo criterio di selezione … o no????

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