Perché ci innamoriamo dei bastardi?
“Ti dico, tieniti stretto l’uomo che riesce a farti increspare la pelle, che ti fa ridere, piangere e desiderare di morire. Che ti fa sentire amante, che ti rende folle di gelosia. Ti rendi conto che così sei giovane, sei donna, sei viva? Il problema non è potersi sedere a una tavola ben imbandita, con ogni ben di Dio da mangiare, ma avere fame”.
Tratto da ‘Lasciami contare le stelle’
La verità è che non troviamo pace. Walter è un uomo che non do sicurezze in amore. Uno che ti dice ‘Non credo al possesso, tanto meno in amore. Non ti chiedo fedeltà, ma anche io non mi pongo vincoli’. Ma l’amore non è esclusivo? Sì però poi succedono cose come queste. Ce chi è sposata con un uomo ‘perfetto’ in realtà muore di noia.
L’amica di Bianca in effetti le dice:
“In certe giornate interminabili, qui in casa, soprattutto adesso che è inverno, mi metterei a urlare, tanto per fare qualcosa di diverso, per uscire dagli schemi. Mio marito è così prevedibile, sempre compito, mai un guizzo, tanto vale che lo ammetta: con lui mi annoio a morte. E il fatto è che non vedo via d’uscita. Darei tutto quello che ho per innamorarmi magari di un bastardo, di quelli che ti fanno soffrire come un cane ma ti bruciano come la scintilla fa con le foglie secche. Bianca tu vieni qui da me, con gli occhi accesi di passione, hai quasi quarant’anni e sembri una diciottenne alla prima cotta. Lavori cinque giorni trattenendo il fiato, con l’unico desiderio che venga venerdì per andare a fare l’amore in barca. Ti basti sapere che io non devo più nemmeno inventare di avere mal di testa. Hai presente?”
Tratto da ‘Lasciami contare le stelle’
L’amore è così, non conosce regole, per fortuna, non ci lascia alibi. Non a caso è un percorso umano incredibile, che ci costringe a fare i conti con quello che siamo o crediamo di essere. Nel bene o nel male è un viaggio incredibile.
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