La vita che torna ha i colori impalpabili di piccoli fiori bianchi, così delicati e così forti. Un piccolo albero fiorito, in mezzo agli altri ancora nudi, ma già pieni di gemme, nel giardino che si affaccia sulla mia camera da letto. Quel giardino mi fa sempre pensare, perché è la natura che ci insegna la vita. Con i sui ritmi eterni, con quel tornare, con la forza della rinascita che vince sempre sulla parentesi ‘morte’ dettata dall’inverno. Le vedo alternarsi le stagioni, con il battere forte della pioggia, la terra gelata e dura, gli alberi ridotti a stecco e che pure , anche se non riusciamo a vederlo, hanno in sé il germe della vita che è solo sopito. E adesso so che a breve, questo giardino che è ancora brullo, sarà pieno di nuvole di foglie tenere di un verde novello e di fiorellini bianchi e rosa, che poi diverranno frutti maturi. Poi ci sarà il sole forte dell’estate che brucia e quindi lo struggersi rosso del tramonto in autunno.

E’ che noi siamo ottusi e non vogliamo capire … è così semplice la vita, se la sappiamo accettare. Così piena di grazia, di giornate grigie, talvolta, ma che sempre lasciano il passo al sole più sfolgorante.

Ed è così dolce lasciarsi bagnare da questo sole tiepido che scalda dentro …

E vi lascio con le parole di Bianca … tratte da Lasciami contare le stelle.

“Riprendo a fissare gli alberi e penso che in primavera torneranno a dipingersi di vita, di boccioli nuovi e teneri, una metamorfosi inevitabile che adesso però mi pare assurda.

Avere una seconda possibilità, ‘rinascere’ dopo una morte apparente, dovrebbe essere concesso anche a noi uomini.

E’ solo un pensiero veloce, gli occhi tornano a farsi ipnotizzare dalla neve, dal suo cadere lento, silenzioso, cauto, come una poesia”.